Teatro

Donizetti al fulmicotone

Donizetti al fulmicotone

Due nuclei festivalieri, quattro titoli operistici e una miriade di iniziative correlate cortocircuitano Bergamo

Il clima di rivoluzione, nel senso etimologico di anomalia che muove le cose, diviene Donizetti Evolution, un cortocircuito con cui rilanciare l’immagine di Bergamo nel mondo, spiega il Direttore Artistico Francesco Micheli. Due sono le nascite, una nuova Orchestra e un nuovo Coro, e due sono i nuclei festivalieri attorno ai quali ruota la ricchissima Stagione 2016, comprendente appuntamenti tradizionali e non, che rientrano in una linea programmatica innovativa nei contenuti, nei contesti, nei linguaggi e nelle modalità di approccio al pubblico.

Si inizia sabato 11 giugno con la Donizetti Night, notte bianca in Città Alta all’insegna del Donizetti Pride, nella quale si inquadra Donizetti Alive, il cui dettaglio verrà presentato prossimamente. Il Festival Internazionale Donizetti Opera si concentra nei giorni contigui al Dies Natalis del 29 novembre e vede al lavoro la sezione scientifica della Fondazione diretta da Paolo Fabbri. Dal 26 al 30 ottobre e il 26 novembre al Teatro Sociale si inscena “Olivo e Pasquale” (versione di Napoli, 1827) diretto da Federico Maria Sardelli per la regia sperimentale di OperAlchemica, che esibisce la matrice “fulmicotonica” giovanile del compositore orobico. Non a caso il titolo vede una riduzione pensata per gli studenti: “Fratellanza”. La revisione sull’autografo di “Rosmonda d’Inghilterra” è al Teatro Donizetti il 25 e 27 novembre e si fregia dei nomi di indiscutibile prestigio di Jessica Pratt e Eva Mei. Questa produzione, destinata a rimanere negli annali, dà il via alla collaborazione con il Maggio Musicale Fiorentino e segna l’inizio del progetto “Donizetti e Firenze”, città dove Rosmonda ha un’anteprima in forma di concerto.

Senza perdere la propria identità, il Festival si arricchisce di altre iniziative, come la sinergia con Opera Lombardia che porta due proposte di grande appeal: "Turandot" il 3 e 5 novembre e "La Traviata" il 2 e 4 dicembre. I legami tra Donizetti e Verdi vengono cantati da Leo Nucci; un concerto vede l’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala diretta da Christoph Eschenbach; torna il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo e due sono i balletti. La primavera è dedicata ai i giovani con tre iniziative realizzate da As.Li.Co. al Teatro S. Giorgio.

La Stagione 2016 è dedicata a Gianandrea Gavazzeni nel ventennale della scomparsa. Per perpetuare la sua enorme eredità, vedono la luce la nuova Orchestra “Gaetano Donizetti”, evoluzione di tre precedenti formazioni, e un nuovo Coro, perché “sono le masse artistiche a restituire la grande dimensione rivoluzionaria e romantica di Donizetti”. Le audizioni per il Coro, fissate il 18 aprile, sono volte a selezionare, da parte di una commissione presieduta da Bruno Casoni, artisti che si dedichino in esclusiva a questo repertorio “per avere voci pulite”, non inquinate da altri autori. Per il secondo anno la Fondazione aderisce a Opera Europa, associazione che riunisce 150 membri da 39 Paesi diversi, che sfocia negli European Opera Days del 6,7,8 maggio. Per finire, il 7 giugno, Donizetti Revolution n.2, una serata in cui Micheli racconta con verve la Stagione lirica “che è la madre di tutti i mezzi di comunicazione contemporanei”.